giovedì 30 ottobre 2008

ultima ratio

Ieri è stata una giornata violenta. La violenza è qualcosa che si sviluppa a grappolo, e questa volta è partita dal punto che rappresenta il detentore legittimo della violenza, e che dovrebbe garantirne il non-utilizzo. L'approvazione del decreto, la sua trasformazione in legge, è un atto di violenza politica, l'espressione di un potere rigido, impermeabile alla mediazione o anche solo alla riflessione: una legge che non è una riforma, ma un semplice taglio spese di un'azienda. 
Così la violenza dentro al Parlamento non è da meno della violenza, più fisica, più giovane, più bruta, fuori dal Parlamento, per le vie del corteo di protesta. Ne è degno riflesso. 
Lo Stato è legittimo detentore della forza, sosteneva Weber. Ma lo Stato, in Italia, sembra fatto dai black blocks degli studenti e dai black blocks dei politici, Silvio e Maria Stella in testa all'armata della cultura del fare, che è una cultura che non contempla il pensare. 
Così protestiamo per il futuro, stuprato già allo stato embrionale. Depravati.  

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