sabato 26 dicembre 2009

la natura del vuoto

«Quando si sentì dire "Allora, io vado", capì che non lo avrebbe mai più rivisto, né sentito. Lo capì, o forse fu solo una deduzione, derivata dai racconti che le sue protettrici gli avevano riportato durante la serata, i racconti dei discorsi su di lui in sua assenza. Le bombe sganciate non esplosero come avrebbero dovuto, questo successe. Così, salutandolo con le formalità di un futuro incontro, la cui responsabilità egli divise alla pari con l'altro, si allontanò con le parole che non si erano voluti dire, con la delusione di chi si aspetta un ultimo confronto, ma non ha altro che una fitta di terrore alla bocca dello stomaco.»