sabato 26 dicembre 2009
la natura del vuoto
sabato 21 novembre 2009
centosessanta / potenza
lunedì 16 novembre 2009
passeggiare
Io sono la puttana, la puttana dell'amore a caso.
venerdì 13 novembre 2009
epicuro
giovedì 29 ottobre 2009
enlarge your ego
martedì 13 ottobre 2009
il dominio della forza
giovedì 8 ottobre 2009
d = 0
giovedì 1 ottobre 2009
il filo del rasoio
sabato 26 settembre 2009
piccolo trattato spicciolo di criminologia e prevenzione situazionale
venerdì 25 settembre 2009
piccole regole di consapevolezza
martedì 22 settembre 2009
coi guanti
martedì 8 settembre 2009
lunedì 31 agosto 2009
spallucce
venerdì 28 agosto 2009
l'autunno del medioevo
venerdì 14 agosto 2009
mercoledì 12 agosto 2009
sub ita (nel senso di valore)
per aspera ad astra
venerdì 24 luglio 2009
il numero 7
domenica 19 luglio 2009
giovedì 9 luglio 2009
simplicius simplicissimus
lunedì 29 giugno 2009
un colpo al cerchio
domenica 28 giugno 2009
saint patrick's gay
lunedì 22 giugno 2009
pedigree
mercoledì 17 giugno 2009
al naso
mercoledì 10 giugno 2009
net bet
lunedì 8 giugno 2009
tangenziale uscita tredici
«(...) di prospettiva, uscendo così da una gabbia durata anni, in cui la ricezione era l'unica possibile pratica di esistenza, acquisendo la capacità di donare. Brindava a quest'inizio, pur sempre con margini di miglioramento.»
timbriche
Cosa ha vinto le elezioni europee 2009? Hanno vinto le paure, le soluzioni semplicistiche. Hanno vinto i valori che sembrano garantire l'incolumità. Ha vinto il verde panico, e il magistrato attaccabrighe. Come al solito, ha vinto l'Italia tremula.
lunedì 25 maggio 2009
FWD: Abbronzatissimi
L'estate è cominciata, essendo apparsi sul piccolo schermo programmi con intestazione "Il meglio di...". Temperature a parte.
sabato 23 maggio 2009
la corsa lenta
A volte ci si dimentica di alcuni spazi. Nel delirio del guidatore urbano, negli ultimi anni avevo perso l'abitudine di raggiungere la vicina circonvallazione esterna, all'altezza di Piazza Stuparich, percorrendo l'asse Terzaghi-Salmoiraghi, ossia il quartiere QT8, che ospita la Montagnetta, oltre al Campo XXV Aprile e allo studio del mio medico, da cui non vado praticamente mai. È un quartiere di cui pochi conoscono la storia. Visto dall'alto, si vede che risponde a delle logiche di progetto razionalista, con la grande lisca disegnata dall'asse e dalle piccole vie con casette bifamiliari, scuole, asilo nido, e la chiesa, come un villaggio. Avevo perso l'abitudine di percorrerlo, perché il delirio del guidatore urbano, declinato alla mia persona, mi portava a prediligere strade a scorrimento veloce, grandi arterie del traffico urbano, della velocità, della mobilità futurista. Ma ultimamente, considerato che l'amministrazione comunale ha reso più difficile l'accesso veloce alla grande vena, ho ripercorso più volte QT8, complice la nuova sistemazione viabilistica, che ha fatto sorgere qualche dosso sull'asse principale, e sta portando l'ennesima rotonda per rallentare il traffico all'interno dell'area: una lentezza che ti fa riscoprire una zona, per troppo tempo solo di passaggio, ma che in realtà rimane, nonostante tutto, il primo quartiere fuori dalle mura della velocità, il biglietto da visita, un arco di trionfo per la periferia ovest di Milano.
giovedì 21 maggio 2009
codex fauni, LIX
the matter
mercoledì 20 maggio 2009
mi-vida
vaffa... te e l'importanza
Il presidente della Regione Puglia, nonché capo di Sinistra e Libertà, Nichi Vendola, ha sempre attirato le mie simpatie, per il suo operato e per le sue scelte, tra il personale e il politico. Il ministro Maurizio Gasparri, invece, ha sempre attirato le mie antipatie, perché rappresenta tutto quello che nella politica non dovrebbe esserci, a partire dall'ignoranza alla bieca sottomissione ai leader di parte. Bene, detto questo, mi chiedo che cosa sia considerato realmente importante nel servizio d'informazione che un quotidiano nazionale come il Corriere della Sera decide di offrire, se il "vaffa" pronunciato tra i denti da Vendola all'indirizzo di Gasparri, durante una di quelle forme di bagarre riempi-serata quale Ballarò (con tutto rispetto, ma tra L'Infedele di Lerner il lunedì, Floris il martedì e Annozero santoriano il giovedì, c'è da farsi venire un'ulcera, aldilà del valore dei programmi), o l'ottuso difensismo del ministro nei confronti del suo premier, ovvero è più importante l'indignazione di fronte alla contraddizione di un potere corrotto, o la manifesta pecorinaggine giustificatoria della maggioranza?
domenica 17 maggio 2009
the sound of silence?
giovedì 14 maggio 2009
doppio click
«"Io sarò la vostra coscienza e la vostra vergogna, la condanna alle vostre misere vite future. Io sarò la voce delle vostre vittime, le lacrime impiccate sugli occhi stanchi, stanchi dopo le ore passate a cercare di convincervi della bontà delle cose. Io sarò lo sguardo deluso dell'ultimo corpo che vi raggiunse con speranza, truffato dalla disperazione di una solitudine improvvisamente interrotta. E perchè mi fate schifo tutti, sarò la voce, la coscienza, l'emblema della vostra vergogna" disse, e poi si allontanò dalla stanza, spegnendo il suo stesso entusiasmo nel fumo di una sigaretta senza filtro.»
mercoledì 13 maggio 2009
la giornata del fauno urbano
La metropolitana, in quell'ora strana tra le 9 e le 10, è sì piena, ma non affollata: ancora non si sudano fiotti di umori e feromoni. Si arriva alla destinazione carichi delle sgomitate, pieni di vitalità, in più oggi splende il sole e il vento fresco del mattino rende tutto più tollerabile. Si sale un piano, peccato la comunicazione fallace, quel che è privato sembrava pubblico, poco male, si esce e si ha tutta la giornata davanti, si possono anticipare appuntamenti, ci si può prendere del tempo. Ad esempio nella piazza si può salire sul tram della nostalgia, il serpente arancio che percorre una delle grandi direttrici verso nord, per poi, a sorpresa, girare verso la piazza che ha il nome delle scienze. Tutto è diverso, lo spazio è come avevi immaginato che sarebbe diventato, o come avevi sperato che sarebbe diventato, e sei un bambino che si stupisce di ogni angolo, di questo tripudio di gente: c'è primavera, sei l'abitante della metropoli simmeliana ma non hai ancora assunto un atteggiamento blasé, perdi tempo girando intorno, tanto la meta non si sposta, ci arriverai con calma, ora vuoi solo vedere cosa hai visto nascere e non hai potuto vivere. Chi lo avrebbe mai detto. Ti balena in mente l'idea che la bellezza degli obiettivi manifesti nasconda una cruda politica negli obiettivi impliciti e non detti: campus/ghetto? Deciderà il lungo periodo. Tu oggi sei un indiano metropolitano. Riesci ad attraversare la città, dopo le ore con la vecchia amica al nuovo convegno su vecchi miti, in meno di mezz'ora per sorseggiare una fresca bevanda di malto e luppolo e scoprire, dal racconto lagunare dell'amica redeunte, quanto piccolo possa essere questo triste mondo malato, in cui oggi il sole la fa da padrone che sembra agosto. Ti viene in mente la revolution, e l'estate al forte. Non resta che tornare a casa, per la strada più lunga.
lunedì 11 maggio 2009
la considerazione delle persone
«(...) che questa volta - anche questa volta? - aveva ricoperto il ruolo che qualcuno sembrava avergli assegnato, senza chiedere l'autorizzazione al trattamento della vita personale, ovvero il ruolo del fraintenditore, del pensatore e del creatore di equivoci; mentre aiutava il giovane amico a organizzare l'incontro con il compagno di sempre, o ascoltava dal giovane amico le confidenze di un incontro che sapeva di primavera, cercava di immaginare perché, nonostante lui stesso avesse sempre un chiaro atteggiamento aggressivo verso le persone che destassero il suo interesse, diciamo, primaverile, queste non facessero altro, da sempre, che crederlo un'amichevole disponibilità, sentendosi galvanizzati nel fare del povero fraintenditore il contenitore delle proprie confidenze esistenziali, trovando fertile terreno nel generoso e disponibile altruismo che lo contraddistingueva, rinsaldando un ruolo di cui era realmente stanco, che faceva pensare che fosse sempre lui a sbagliare nella percezione del significato nelle situazioni; quando invece tutto suscitava in lui la gelosia dell'orgoglio, quella sensazione di fastidio (...)»
mercoledì 6 maggio 2009
millesimi
giovedì 30 aprile 2009
差密
差密 | il mistero della differenza
domenica 26 aprile 2009
montessori
A me a sentire ancora persone, l'aggente, che dice: rivogliamo la Lira, mi viene il prurito. Se poi vedo che sono gli iggiovani, mi viene da esplodere. Bella la nostalgia, ma cum grano salis.