martedì 13 ottobre 2009

il dominio della forza

Roma, gay aggrediti in centro. | Nuovo gesto omofobo a Roma: attacco incendiario contro locale gay. | Firenze, calci e pugni contro un gay: aggredito nel giorno anti-omofobia. | Infastidito da effusioni accoltella due gay: "Perché arrivare a uccidere per niente?"

Oggi hanno bocciato il testo sull'omofobia.


giovedì 8 ottobre 2009

d = 0

«Tornato a casa, pensava a quelle volte in cui sembra che il tuo mondo imploda. Le persone che pensavi lontano, difficilmente incontrabili, perfettamente perse nelle loro vite distanti, in quei momenti, che poi sono giorni, si ritrovano vicine a te, intersecano i loro percorsi con il tuo, la distanza diventa zero, e anche se è passato molto tempo, anche il tempo torna ad essere quello della quotidianità con quelle persone, o il tempo dell'ultimo incontro. Come ieri. Sembra quasi una moneta di immobilità, proprio quando (...)»

giovedì 1 ottobre 2009

il filo del rasoio

Troppo spesso si dimentica di considerare la scienza come in parte applicabile alle questioni della vita quotdiana. In questo caso, applicarla alla dinamica relazionale è assolutamente utile.
La premessa è che bisogna percorrere la distanza più breve fra due punti collocati nello spazio e nel tempo. Se i punti in questione sono due persone, ossia se siamo in un'ottica di ottimizzazione della performance relazionale, può tornarci molto utile rispolverare una vecchia ma eterna strumentazione mentale: il rasoio di Occam.

Ci sono quindi tre principi da applicare al ragionamento, o nel caso specifico all'interazione:

1) Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem, ossia restare concentrati su un obiettivo alla volta, sia esso semplice o complesso ma pensato come tutto. Letteralmente: Non moltiplicare gli elementi più del necessario.

2) Pluralitas non est ponenda sine necessitate, il che sta a dire che bisogna considerare come variabili della performance solo ed esclusivamente gli attori in essa coinvolti, nel caso specifico i due performer della relazione che si sta interagendo. Letteralmente: Non considerare la pluralità se non è necessario.

3) Frustra fit per plura quod fieri potest per pauciora, cioè non serve a nulla complicarsi l'esistenza con troppe elucubrazioni, bisogna attenersi a pochi ed essenziali elementi. Letteralmente: È inutile fare con più ciò che si può fare con meno.

In altre parole, inutile complicare ciò che può essere semplice. È vero che una relazione fra due persone non è mai semplice, ma bisogna considerare che a volte basta stare bene, piacersi reciprocamente, per bandire le ciance e ricercare la semplicità e la sinteticità. Quindi è in un certo senso semplice, almeno l'avvio.

sabato 26 settembre 2009

piccolo trattato spicciolo di criminologia e prevenzione situazionale

Il numero di episodi di scasso (s) che hanno come vittima la mia vettura mobile è di 4 negli ultimi 4 mesi, con una media di uno al mese; ma la media non ci aiuta a capire nulla, se non consideriamo che la distanza temporale fra uno e il successivo è stato: 3 mesi fra s1 e s2, 15 giorni fra s2 e s3, 1 settimana fra s3 e s4. Questo fa pensare a diverse cose.
Blame the victim: «Hai parcheggiato in una zona di merda». Inutile colpevolizzare la vittima, soprattutto perché il criterio porrebbe ogni zona della città allo stesso livello di probabilità di scasso, come in effetti è, per quanto si possa ipotizzare, con le dovute strumentazioni di mapping, che alcune siano più hot spots di altre, ma è ancora tutto da analizzare; consideriamo anche il fatto che le zone interessate dagli eventi non sono omogenee come caratteristiche.
Creazione del mito del mostro: «C'è una banda che si aggira per Milano e lo fa». Per quanto lo script sembri identico, ossia la procedura e anche l'effettivo danno subito, anche in termini di furto, per cui vengono risparmiati gli oggetti di valore e portate via cose che hanno esclusivamente un valore d'uso (ad esempio: asciugamani, creme, occhiali, pezzi di plastica del cruscotto...) - nonostante vengano anche spesso costretti i proprietari ad un repentino cambio di serratura - è poco plausibile che si tratti di un'unica organizzazione, di un unico gruppo. È stato fatto notare, che gli episodi più importani, con effettiva apertura del veicolo, si sono verificati in prossimità di locali quali discoteche: nell'occasione, gli avventori sono usi lasciare in macchina borse e affini con gli oggetti che non sono necessari alla serata in discoteca o nel locale; è ipotizzabile una correlazione fra la variabile "vicinanza alla discoteca" e quella "probabilità di scasso della macchina". È evidente, inoltre, che le macchine vengono aperte dal lato che dà sul marciapiede, il quale permette all'eventuale offender di accovacciarsi e non essere visto dalla strada.
Possibili strategie di intervento e prevenzione: viene quasi istintivo, impulsivo chiedere maggiore controllo delle forze di polizia nelle zone circostanti, ma la polizia è nelle vicinanze anche quando il fatto succede senza fallo; una soluzione forse possibile, attingendo all'immaginazione criminologica, sarebbe agire a livello preventivo, ad esempio costruendo macchine senza serrature, con apertura solo telecomandata. Questo potrebbe portare ad un displacement tattico, ossia ad un cambiamento della procedura di apertura con scasso, ma è una possibilità del tutto teorica e da verificare nel caso.
Sicurezza: è la garanzia del diritto di ritrovare la propria macchina come la si é lasciata.

venerdì 25 settembre 2009

piccole regole di consapevolezza

La fiducia si costruisce in due.
In mancanza di un'esplicita costruzione, è più semplice e forse sano assumere il ruolo di quello che si fida, piuttosto che diffidare e creare conseguenti paranoie o psicosi o distorsioni o eccessi di vita mentale, perché se è vero che non esiste la fiducia a priori, è anche vero che per non fidarsi bisogna avere molte più certezze. Nell'incertezza, ci si fidi, sospendendo il giudizio della vita mentale sulla vita che si percepisce reale.
Il rischio, chiaramente, è notevole.
Anche per questo, la fiducia implica un'enorme dose di pazienza, di cui non siamo naturalmente forniti, ma che dobbiamo imparare.

martedì 22 settembre 2009

coi guanti

La difficoltà di impostare una relazione è tutta nel capire qual è l'ordine matematica da seguire nella successione delle azioni propedeutiche. Quindi non si può partire dalla fine, o dal momento topico, e poi ricominciare dall'ABC. In questo senso, la performance relazionale deve essere rigorosamente logica nel suo svolgimento, altrimenti si rischia di creare da subito profondi abissi di incomprensione, o per lo meno, inevitabili squilibri di potere, di qualsiasi tipo di potere si voglia parlare, anche il cosiddetto potere d'investimento, che oggettiva il proprio obiettivo nel momento in cui l'investimento è riconosciuto, ossia ottiene la ricompensa prevista.

martedì 8 settembre 2009

orwell

Così, dopo aver aggredito i diversi, iniziarono a vietare i baci.