«La data sullo schermo del cellulare lo riportò al triste bagaglio delle ricorrenze. Quel giorno, per lui, era come un giorno della memoria, il ricordo di qualcosa che aveva dovuto smettere di fare, il ricordo di una ricorrenza rotta. Era stata una data importante, carica di vicende piacevoli, fino alla rottura della routine. Il male tornava, attraverso quelle cifre riprodotte, a insinuarsi nella sua testa. La memoria del male era peggiore del viverlo in diretta. Come un cielo nuvoloso, sempre.»
Tutto l’amore del mondo
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Hai vissutoinvano. Questo pensiero crudelearriva, e rimanedietro gli occhia
pungerebuca il carapacequello strato sottile di pelleche faticosamente
protegge...
13 ore fa
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