lunedì 10 novembre 2008

la paura fa l'emerito

La lingua italiana possiede un aggettivo, un attributo che vale per situazioni diverse: emerito. Messo davanti a un altro vocabolo, ne amplifica il valore. In questo caso decidiamo di posizionarlo prima di Presidente della Repubblica o Senatore a vita, ma andrebbe anche bene che precedesse termini quali fascista, idiota, o malato di mente. L'emerito Cossiga consiglia alla polizia di lasciare che la protesta studentesca continui, senza intervenire, finché non ci rimettono un anziano, un bambino, o un commerciante. Finché, siano di destra o di sinistra, non attacchino la polizia in borghese. Solo allora, intervenire: perché ci sia consenso serve che la gente abbia paura dei manifestanti. Per riportare un po' di ordine in questo triste mondo malato che purtroppo la Gladio non seppe cambiare. Per fortuna ci saranno le ronde, ma ne parleremo a tempo debito
Per ora è solo necessario ripensare il valore del senatorato a vita: non concediamolo solo perché si è stati Presidente della Repubblica, a prescindere dall'idiozia, dal retrovirus fascista o reazionario che si portano nelle ossa e nelle vene taluni personaggi che continuiamo a osannare per aver fatto la storia di una presunta Italia.

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