venerdì 24 luglio 2009

il numero 7

«(...) inesorabili, sotto la calura di un'estate isterica. Decise così, per vezzo, che non avrebbe regalato a quel mese infinito - pensava fosse infinito: ogni cosa rimandata continuava ad avvenire in quel mese! - altre forze, altre occasioni. Per terminare, sarebbe partito per un luogo lontano, un mare al confine del tempo, dove il sole e la civiltà sorsero, ammarandosi nel tempo dei grandi. La punta del sud est lo attendeva, così febbrile lui attendeva di vederne le sponde, nella (...)»

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