mercoledì 3 febbraio 2010

così non va ancora bene

Queste, davvero, devono smettere di essere notizie. Come può interessare se un personaggio pubblico è o meno dichiaratamente x-sessuale? Posso capire che tutto ciò possa essere valutato in un'ottica di militanza, di contributo allo sdoganamento e alla decostruzione di alcune barriere mentali all'accettazione. Ma tra accettazione e riconoscimento ce ne corre, e non sarà il coming out di qualche personaggio famoso a fluidificare alcuni processi di riconoscimento (culturale, giuridico e via dicendo). D'altra parte, il c.o. di alcuni è spesso solo un motore in più di notorietà, non tanto un veicolo di affermazione delle identità sessuali di molti altri meno noti o ignoti, nemmeno quando venga associato ad una tristezza infinita esistenziale.
È il caso di separare il gossip dalla militanza, di capire cosa fa lotta e cosa fa salotto.

venerdì 29 gennaio 2010

l'ansia dell'immobile

«Le possibilità iniziavano a sfumare lentamente, sotto il peso della gabbia di ferro della burocrazia. Si faceva avanti solo l'ansia della rimanenza, la paura di dovere restare, per una maledetta imperfezione del sistema. Nemmeno le (...)»

martedì 12 gennaio 2010

l'mperfezione del karma

«(...) male senza accorgersene. L'amante di quattro anni prima che lo blocca, una volta rintracciato, il ragazzo di un paio d'anni prima che non dà segnali di risposta ad alcun messaggio su alcun tipo di messaggeria. Che queste persone lo odino, è una probabilità, che non vogliano avere niente a che fare con lui, ormai, è una certezza. Ma si può fare così male a qualcuno da indurre in questo qualcuno il desiderio di troncare ogni rapporto? E lo si può fare senza accorgersene? È quindi così cattivo, così evitabile? Lui conosce solo il male che gli hanno fatto, quel male, quella cattiva storia. La mattina dopo l'incidente, pensa a quel dolore, a quella cattiveria, e si chiede se il karma non sia, per così dire, imperfetto, malfunzionante, o semplicemente cieco. Forse anche il dolore, come la fortuna (...)»

sabato 26 dicembre 2009

la natura del vuoto

«Quando si sentì dire "Allora, io vado", capì che non lo avrebbe mai più rivisto, né sentito. Lo capì, o forse fu solo una deduzione, derivata dai racconti che le sue protettrici gli avevano riportato durante la serata, i racconti dei discorsi su di lui in sua assenza. Le bombe sganciate non esplosero come avrebbero dovuto, questo successe. Così, salutandolo con le formalità di un futuro incontro, la cui responsabilità egli divise alla pari con l'altro, si allontanò con le parole che non si erano voluti dire, con la delusione di chi si aspetta un ultimo confronto, ma non ha altro che una fitta di terrore alla bocca dello stomaco.»

sabato 21 novembre 2009

centosessanta / potenza

«(...) di speciale, di diverso. Non puoi capire quest'amore. Ha poco a che vedere con l'amore che si può dire. E infatti una volta non si poteva nominare. Era l'amore che non dice il suo nome. Eppure quanto dice, questo amore. Non è come fra lei e te, quest'amore istituzionale che non ha bisogni di inventarsi. È un eterna creazione, è un amore creativo. Tu non capisci quale sia la sua potenza. La sua ricchezza. Non è più ricco di altri, è solo ricco per sé. Io posso amarti come nessun altra ti amerà, perché io so come sei, il tuo corpo è il mio corpo riflesso. So cosa ti piace, la mia mente è composta dello stesso materiale. So come pensi, hai segreti che sono segreti come i miei. Sei un uomo nel mondo come lo sono io. Io ti potrei amare così, diverso, perché io (...)»

lunedì 16 novembre 2009

passeggiare

Io sono la puttana, la puttana dell'amore a caso.


Distribuisco a tutti parti maltagliate dell'amore che ho dentro, inespresso.
Io sono la puttana del caso, alludo e mi illudo che sia tu, il prossimo mio.
Io sono la puttana, ti cingo di simpatica avvenenza e ti catturo nel vortice dei miei discorsi.
Io sono la puttana dell'amore a caso, ti faccio ridere alle mie battute, mi vendo a te come il migliore dei prodotti, ti dono il ricordo di me e il mio nome, la mia franca sfacciataggine come modo di vivere bene la vita le cose il tutto.
Io sono la puttana e tu sei mio perché non può essere altrimenti, perché ti ho sedotto di me.

Io sono la puttana, la puttana dell'amore a caso.

Amami.

venerdì 13 novembre 2009

epicuro

Epicuro deve essere stato molto solo. Deve avere cercato a lungo l'amore puro, senza trovarlo. Avrà probabilmente ricevuti più calci che carezze, più insulti che lodi. Egli cercava un amore come glielo avevano insegnato a scuola. Come quello che vedeva fra i suoi compagni. Cercava Eros, cercava la passione istantanea. Rimase solo. Dev'essere stato molto solo se pensò, un giorno, che l'unica cosa che poteva fare per sopravvivere era diventare Epicuro dell'epicureismo, e cercare l'edoné come principio e fine di tutto. Il piacere statico del piacere per sé.