lunedì 29 giugno 2009

un colpo al cerchio

Cosa c'è che non va nelle relazioni familiari? C'è di sicuro qualcosa che non va, se questi giovani non sanno più reagire alle situazioni critiche, se le soluzioni estreme sembrano l'unica via per evitare un conflitto che forse si è fatto troppo carico di tensioni. I cambiamenti ci sono stati, nel rapporto fra figli e genitori, ma sono andati verso un progressivo deteriorarsi dei modi e dei metodi della convivenza e della condivisione. Anch'io, piccolo, se prendevo una nota tornavo a casa con la paura del rimprovero. Ma non con il terrore della reazione. Questi ragazzi di morte si sentono quotidianamente condannati, umiliati dagli adulti che li trattano tutti come bulli, dai genitori che instillano il germe del fallimento non appena arriva un brutto voto. O un tasso alcolico elevato, una multa, nessuna vittima a parte il portafoglio, o un rimbrotto. Ma non si sa come reagirà il genitore frustrato dell'Italia degli uomini piccoli. Si evita, si fugge, dove mamma o papà non possono mortificare. Succede troppo spesso, perché se ne parli in termini di un singolo caso. Bisogna rieducare le famiglie? Bisogna fare formazione agli adulti? Questa è un'altra forma di deriva del nostro belpaese?

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