giovedì 27 marzo 2008

colazione, dilazione

{.. } si sentì debole, appena si svegliò, mezz'ora prima della sveglia.
Si chiedeva perchè mai la sera prima si fosse sottomesso a quell'ordine, a quel comando, a quella imposizione. Cosa aveva voluto dimostrargli? Che poteva fare quello che lui richiedeva? Che poteva ancora fidarsi di lui? Forse era solo un modo di ribadire il rispetto, di far capire che il rispetto non lo aveva negato, che tornando tardi la notte, se l'altro era già a letto, avrebbe continuato a muoversi lentamente, cercando di non disturbare, a differenza di chi generava rumori e disordini con il solo scopo - ne era sempre più convinto - di farlo sentire indesiderato, fuori luogo, di troppo, o semplicemente inesistente. Avrebeb avuto tutti i motivi di non fare, di non accettare, rimuginava mentre beveva il suo cappuccino, e la ciambella alla marmellata gocciolava ripieno nella tazza semivuota, eppure {...}

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