«...ritornava, dopo lunghissimi tre giorni, il tempo di una dannata noja che proferiva ricatti morali agli assenti. Troppo ermetico, troppo ermetico, da pensarci su. E quanta mancanza, quasi una distanza di secoli. Ma ritornavano, ora i bellissimi tornavano per le strade della piccola città dell'esilio. Tornavano, per vivere al margine, come fa chi sa meglio degli altri. Perché il confino non era metafora della tristezza, o forse lo era stato, ora il margine era lo spazio della fantasia, e ci facevano piovere dentro, alla fantasia.»
5 luglio
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Eccoci, è oggisembra ieriun’altra vitaquand’eri quicon tutto il resto.
Abbiamo giocatoa nascondinotra le rose e lo stagnosul tronco coi funghia
contare fin...
4 giorni fa
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