martedì 17 giugno 2008

umanità al limite

Al limite della città consolidata c'è un posto, piccolo ma proporzionato alla domanda. Questo posto è come un luogo di ristoro, non un'oasi a dire il vero, ma un ristoro. Tipo ristorante. I
n questo posto al limite della città consolidata, non molto estesa a dirla tutta, ma immobile come le grandi città estese, e ambiziosa, come una metropoli che non potrà mai essere; al limite della città consolidata c'è questo posto dove si mangia, e si beve. Tipo ristorante, ma meno pretenzioso e più economico. Ci vogliono solo pochi minuti dalla Fortezza, se si dispone di un veicolo quadrigommato.
In questo posto al limite della città consolidata ci trovi le più svariate specie viventi, tanta e varia umanità. Trovi la famiglia, estesa o mononucleare, ci trovi la coppia che si concede un attimo di libertà o solo una nuova ingabbiante abitudine, ci trovi i solitari. Ognuno ha un suo vassoio plastico che trabocca cibo e liquidi (questi sapientemente racchiusi in contenitori di un materiale tra la carta e la plastica, tappati onde evitare spiacevoli conseguenze).

Al limite della città consolidata c'è un posto piccolo ma proporzionato che ci mangi e ci trovi varia umanità. «Sai, le infradito mi vanno strette, me le sono provate a casa e mi esce fuori un tanto così» - «Mh». Varia umanità che rigurgita quotidiano.

Nessun commento: