giovedì 19 giugno 2008

«unquogable»

«I

Quando lo spirito abbandonando le ricerche di un fine immediatamente pratico si consacra allo studio del

MONDO FISICO

la sua diversità lo sconcerta a tal punto che solo i principi di relatività o di enumerazione si offrono per la spiegazione della detta diversità, il cui precedente possessivo si applicava sia allo spirito ricercatore che al fisico ricercato. La classificazione in viventi e in non viventi è alla base della fisica come della chimica, in quanto la caduta dei corpi, le cui leggi si modellano sulla piuma o sul piombo, non prende mai ad esempio il porcellino d’India o la lumaca. Perché le esperienze che stabiliscono le leggi della gravità non sono mai state fatte con esseri viventi: un piccione, ad esempio, o un’aquila? Si dà qui una mancanza di onestà nel fisico. D’altra parte, dal momento che una maggioranza di oggetti non cadono
(le polveri in sospensione nell’atmosfera,
gli uccelli,
le nuvole,
i palloni,
gli aeroplani,
i pianeti,
le stelle,
le archeopteridee (al loro tempo),
ecc…).
ne viene che non vi è alcuna ragione perché gli altri cadano. A dir vero, una cosa si dirige verso il centro (?) della terra (??) solo se incontra un

TAMPONE

Un tampone è un essere invisibile, immaginario e fallace, che attende al varco gli oggetti senza supporto materiale e si attacca ad essi. Poi vola verso la terra e ce li depone; poi riparte. Si ha così l’illusione di una caduta, ma non è affatto così: in questo caso non si dà che una sorta di trasporto, dirò anzi un modo di locomozione.

Studieremo, nel corso superiore, i tamponi specializzati nella caduta delle foglie e quelli che prendono le forme dell’età e della morte.

II

IL MONDO

è una compressa caduta in un bicchiere d’acqua.

L’AERE E L’ACQUA

sono identici in rapporto alla terra, l’etere e l’acqua in rapporto al mondo: le montagne risultano dalla disgregazione della terra sotto l’effetto dell’aria.

I PIANETI

risultano dalla disgregazione del sole sotto l’effetto dell’acqua (etere).

I SATELLITI

sono le bolle d’aria contenute nella compressa che si sprigionano al momento della sua disgregazione, trascinando con sé certe particole solide. Gli aeroliti e le comete sembrano essere unicamente solidi e d’ordine esplosivo.

Così
LA LUNA
è incavata


C’è al fondo del mondo, una compressa che, disgregandosi, proietta le stelle nel cielo.

ENDECASILLABO

Al fondo l’astro è perso e acqueo il cielo.

LA TERRA

pure è al fondo; è lei che – se si vuole – ha prodotto le stelle.

DELLE PARTICELLE

che sono sprizzate ricadono e reintegrano la propria antica sede. Delle isole e dei continenti hanno questa origine.
La terra è una nave che è colata a picco,
la luna è un annegato,
le comete dei relitti.

LA COMPRESSA

è un vulcano, la propria disgregazione la lava, le particelle A il fumo, le particelle B la pietra pomice.

È anche il morto che tombola nella terra municipale dei cimiteri, le particelle A sono le grida di disperazione del sotterrato che respira, le particelle B sono i vermi più presto sazi, e che galoppano verso la superficie per prendere il fresco ai piedi dei cipressi così vicini. Il maschio macina con la sua canna e la femmina ricama cuscini a forma di ventaglio.

L’ASTRONOMIA

è una scienza mancata e il sole continua a girare intorno alla terra. Le preoccupazioni relative agli anni luce non hanno mai interessato se non i volgarizzatori, e il numero, incalcolabile sembra, delle stelle, non ha niente a che vedere con l’infinito.


L’astronomia, vacillante e fiacca, trova asilo in istituzioni di forma oscena detti osservatorî: una cupola spaccata in due nella quale s’inserisce un telescopio.

L’IDEA DELLA LUNA

è un concetto a forma di pera.

Parimenti,

IL CONCETTO DI SOLE

ha la forma di un uovo.

Luigi Filippo è il re pera.
Luigi XIV, il re uovo.

Sono a forma di pera:
la regalità,
la S.D.N.,
la borghesia,
il Codice Civile,
l’integrità del territorio,
la bandiera.

Sono a forma di uovo:
il papa,
il cristo,
il milite ignoto,
il battesimo,
la circoncisione,
il vaticano.

La guerra è un concetto a forma di tagliasigari;

l’alba a forma di teschio (la sveglia, ad esempio, è sorretta da due tibie);

l’ombrello a forma di macchina da scrivere.

Ci sono anche le idee a forma di scatole di sardine: i rebus, le case, le lingue morte, le lingue vive.

INUTILE
andare più oltre
mi basta aprire la voce ai
ricercatori venturi e dentificati
(il concetto di ricerca
essendo a forma di
DENTE)»


(R. Queneau, "Quando lo spirito...", in Racconti e Ragionamenti, 1981 - postumo)

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