martedì 14 aprile 2009

il bello della diretta

Se fossi un giudice di X-Factor, queste le impressioni sulle prime due manche: 

@ Matteo: «Grazie per aver banalizzato un classico del melodramma come Caruso, rendendola un pezzettino da piano bar o da cantante per matrimonio. Complimenti anche a Morgan per la scelta che sempre più spesso capisce solo lui, e forse Rod. Un po' meglio i Led Zeppelin, un po' meglio.»

@ Jury: «Ok, sei arrivato in semifinale, vuoi solo cantare il tuo inedito. Spero solo che tanta aspettativa, che si crea dalla cazzimma con cui canti, sia poi ricompensata. Se sei stanco, vai a casa, non abbiamo più bisogno di vittime del televoto.»

@ Daniele: «Abbiamo ben capito che sei molto bravo a gorgheggiare, a fare il macchiato caldo con spruzzata di cioccolato. Eh? Cosa c'è di nuovo? Io non sento niente di nuovo. Come direbbe qualcuno al mio fianco, sei il gigione di te stesso.»

@ The Bastard Sons Of Dioniso: «Ragazzi, un consiglio: dato che ormai avete fatto vedere chi siete, o cosa sapete fare, lasciate pure il programma, non ne avete più bisogno. E tornate a fare le cose che vi piace fare. Rischiano di farvi diventare macchiette.»

Così, per gioco. Si attendono gli inediti. Curiosità. 

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